Le prestazioni e i livelli di ossigenazione non sono influenzati in chi è sano
Le mascherine non ostacolano la respirazione durante l'esercizio fisico. Le prestazioni e i livelli di ossigeno nel sangue e nei muscoli non sono influenzati in persone sane che indossano quesi dispositivi di protezione durante gli allenamenti intensi. A fare chiarezza è uno studio canadese, della University of Saskatchewan, pubblicato sull'International Journal of Environmental Research and Public Health. Sono state sollevate domande sul fatto che la mascherina indossata durante un esercizio fisico intenso possa compromettere l'assorbimento di ossigeno o aumentare la respirazione di anidride carbonica, portando a una condizione denominata ipossia ipercapnica. Ma lo studio non ha trovato prove a sostegno di queste preoccupazioni. "I nostri risultati- scrivono i ricercatori- sono importanti perché indicano che le persone possono indossare mascherine durante un esercizio fisico intenso senza effetti negativi sulle prestazioni e un impatto minimo sull'ossigenazione del sangue e dei muscoli". Lo studio ha coinvolto 14 uomini e donne, tutti fisicamente attivi e sani e ha controllato gli effetti della dieta, dell' attività fisica e del sonno durante le 24 ore precedenti il test. "Se le persone indossano mascherine durante l'esercizio indoor- conclude il professor Phil Chilibeck, coautore dello studio- ciò potrebbe rendere le sessioni più sicure e consentire alle palestre di rimanere aperte durante il Covid. Potrebbe anche consentire la prosecuzione dello sport, compreso l'hockey, dove la trasmissione di Covid-19 sembra essere elevata".Lo studio ha valutato l'uso di una mascherina in tessuto a tre strati e i ricercatori evidenziano che utilizzando una mascherina di stoffa monostrato i risultati possono differire".
fonte: International Journal of Environmental Research and Public Health
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
L'iniziativa intende sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti asmatici in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurre l’impatto della malattia sulla vita quotidiana
I risultati delle più recenti ricerche, che possono aprire nuove prospettive nella cura delle maggiori malattie polmonari, saranno al centro del meeting medico-scientifico PneumoTrieste 2024
Patologie respiratorie, l'ospedale napoletano è un punto di riferimento per pazienti provenienti da tutta Italia
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
Spanevello: “E’ una malattia cronica e i casi in aumento, ma c’è la tendenza a gestirla solo in fase acuta. Non va sottovalutata, serve follow-up sistematico e maggior aderenza alle cure”
L'iniziativa intende sensibilizzare gli oltre 3 milioni di pazienti asmatici in Italia sull’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurre l’impatto della malattia sulla vita quotidiana
I risultati delle più recenti ricerche, che possono aprire nuove prospettive nella cura delle maggiori malattie polmonari, saranno al centro del meeting medico-scientifico PneumoTrieste 2024
Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure
La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale
La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
Commenti